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Linux Italian-HOWTO


Marco Gaiarin (gaio@pluto.linux.it)

v1.2.0, 3 November 1998

Questo HOWTO descrive in alcuni semplici passi come configurare il

proprio sistema Linux per supportare pienamente la tastiera e la

localizzazione italiana. Inoltre si vuole in questo testo dare tutta

una serie di informazioni sul mondo Linux in Italia.

______________________________________________________________________

Indice Generale

 

1. Introduzione

1.1 Dove potete trovare sempre l'ultima versione...

1.2 Convenzioni tipografiche

1.3 Note sui Link

1.4 Perché Debian?!

1.5 Ringraziamenti

1.6 Traccia delle modifiche

1.7 Copyright

2. La tastiera

2.1 Console

2.1.1 Keymap alternative

2.2 XFree86

2.2.1 XF86Setup(1)

2.2.2 Backspace e Delete

2.2.3 MetroX e tastiera italiana

2.2.4 Keymap alternative

2.3 Per maggiori informazioni

3. National Language Support (NLS)

3.1 La localizzazione in una riga...

3.1.1 Bug delle localizzazioni

3.1.2 Bug delle applicazioni

3.1.2.1 Netscape

3.1.2.2 perl(1)

3.2 ...o quasi!

3.2.1 Editor

3.2.1.1 Emacs 19

3.2.1.2 joe(1)

3.2.2 Mail/News

3.2.2.1 pine(1)

3.2.2.2 tin(1)

3.2.2.3 nn(1)

3.2.3 readline(3)

3.3 Manpage

3.4 Catalogue

3.4.1 Linux International

3.5 Per maggiori informazioni

4. Altre localizzazioni

4.1 Font in console

4.1.1 Debian

4.1.2 SVGATextMode

4.2 Font in X

4.3 Stampante e DOS

4.3.1 Un esempio di filtro

4.4 libpaper

4.5 Per maggiori informazioni

5. Ispell

5.1 Ispell e Emacs

5.2 Per maggiori informazioni

6. TeX

6.1 Un po' di teoria...

6.1.1 Il formato del file

6.2 L'installazione TeX di Linux

6.2.1 Configurazione di teTeX

6.2.2 Configurazione delle altre distribuzioni di TeX

6.2.2.1 NTeX

6.2.2.2 teTeX di Slackware 3.3

6.2.3 La sindrome di Zio Paperone

6.3 Produzione di elaborati TeX ben localizzati

6.3.1 Stampa di testi in inglese

6.3.2 Composizione di testi in italiano

6.4 Per maggiori informazioni

7. Siamo in Europa, bellezza!

7.1 Per maggiori informazioni

8. TimeZone

8.1 Q: ma perché Linux mi ha sbagliato il passaggio di fuso?!

8.2 Q: ma perché ho l'ora impostata a CEST?

9. Documentazione

9.1 Pubblicazioni offline (su carta... ;)

9.1.1 Libri

9.1.2 Riviste

9.2 Pubblicazioni online

9.2.1 Italian Linux Documentation Project

9.2.2 AppuntiLinux

9.2.3 Riviste/fanzine

9.3 Distribuzioni in Italiano

9.4 Altro materiale in Italiano

9.4.1 Fortune in Italiano

9.4.2 Linux FAQ

10. Linux in Italia

10.1 Associazioni, gruppi di utenti

10.1.1 PLUTO

10.1.2 ILS

10.1.3 Altri LUG locali

10.2 Aree di discussione pubbliche

10.2.1 Newsgroups

10.2.2 Mailing List

10.2.3 FidoNet

10.2.4 PNet

10.2.5 EuroNet

10.2.6 PeaceLink

10.2.7 ScoutNet

10.2.8 Rete packet AX25

10.2.9 IRC

10.2.10 Meeting

10.3 Siti Linux

10.3.1 Siti internet

10.3.2 BBS

 

______________________________________________________________________

1. Introduzione

 

 

 

``Perché scegliere UNIX? A chi utilizza già un PC o un Mac­

intosh potrebbe sorgere il dubbio che il computer a sua dis­

posizione sia già sufficiente per tutte le esigenze

descritte in precedenza e che, in fondo, UNIX non sia altro

che uno dei tanti dinosauri destinati a morte certa. Proba­

bilmente questo avverrà (in fondo nulla è eterno), ma sola­

mente nel momento in cui tutti i personal computer saranno

in grado di svolgere i compiti che, almeno per ora, sono ad

esclusivo appannaggio di UNIX.''

(da ``UNIX Flash'', ed. Apogeo)

 

 

Questo testo non è una guida all'installazione, né un testo di

introduzione a Linux. Se questo è il vostro primo approccio a Linux,

perché lo avete appena installato o vi accingete a farlo, qui potete

trovare solamente alcuni riferimenti ad altre pubblicazioni che vi

possono aiutare. In particolare consiglio gli ``AppuntiLinux'' come

testo introduttivo a Linux.

Quindi, in questo testo si presume che:

 

· abbiate Linux installato e funzionante. Quello che di sicuro non

troverete qui è una guida alla risoluzione di problemi hardware

· abbiate una versione di Linux ``recente'', ovvero un kernel 2.0.0 o

successivi, e tutte le nuove versioni delle utilità che occorrono

per queste versioni di kernel

· abbiate una minima conoscenza della organizzazione del filesystem e

la padronanza dei principali comandi, nonché un'idea dei concetti

di utente e utente ``root''

· abbiate una minima conoscenza dell'uso dei programmi fondamentali,

almeno un editor di testi.

 

 

Se siete alle prime armi con Linux, lo avete appena installato, il

consiglio che vi do è quello di mettere da parte questo HOWTO e farvi

una certa cultura su UNIX in generale e su Linux.

Potete trovare una miriade di informazioni (libri e documenti da

leggere, forum di discussione, ``persone'' da incontrare) negli ultimi

due capitoli di questo HOWTO.

 

 

 

 

1.1. Dove potete trovare sempre l'ultima versione...

 

Dalla passata versione l'Italian HOWTO è stato ``snellito''; ormai non

ci sono piú grossi problemi di localizzazione ed ho quindi preferito

spostare buona parte del materiale (la piú ``volatile'') sotto forma

di contributi in un URL a parte.

Trovate quindi l'ultimissima versione di questo testo, assieme a

contributi e qualche curiosità, all'url

<http://www.pluto.linux.it/~gaio/Italian-HOWTO>; in ogni caso

l'Italian HOWTO è un documento ``ufficiale'' e quindi fa parte sia di

``ILDP'' che di LDP <http://sunsite.unc.edu/LDP>, con la conseguenza

pratica che lo trovate ormai dappertutto, in tutti i formati

disponibili (testo, html per leggere a video e PostScript per

stamparlo comodamente), solitamente anche preinstallato dalla vostra

distribuzione preferita.

Inoltre l'autore è reperibile all'indirizzo gaio@pluto.linux.it.

Oppure agli indirizzi 2:333/1016 (FidoNet), 61:3917/1 (PeaceLink),

91:13/1 (PNet), 1907:395/101.20 (ScoutNet).

Sono contentissimo di ricevere commenti e suggerimenti per questo

testo, e invito tutti a segnalarmi eventuali errori, dimenticanze o ad

inviarmi proposte e contributi.

 

 

1.2. Convenzioni tipografiche

 

 

· Questo è un programma(n) o file di configurazione del sistema.

Il numero tra parentesi non è messo a caso. Vuol dire che quel

programma è dotato di una man page, consultabile con il comando

man n programma; per saperne di piú sulle manpage potete consultare

la sezione ``Manpage''. Il fatto che scriva esplicitamente quel

numero tra parentesi vuole essere un invito esplicito a leggere

quella man page.

· Questo è un comando da impartire o un nome di file o directory.

· Questo è un [Tasto] sulla tastiera. Questa è una combinazione di

tasti [Tasto1+Tasto2].

Di solito, per comodità, eviterò di scrivere le combinazioni di

tasti con shift, perciò al posto di [Shift+a] scriverò il piú

semplice [A].

· Questo è un termine nuovo, che va quindi ``metabolizzato''. Di

solito tendo a essere chiaro, nel senso che dal contesto o dalle

righe immediatamente successive se ne dovrebbe capire il

significato. Se non è cosí, fatemelo sapere! ;)

· Ormai molto spesso parlo di pacchetti, ovvero di quegli archivi di

programmi, file di configurazione e documentazione usati dalle

moderne distribuzioni che permettono una agevole manutenzione

(installazione, disinstallazione, configurazione) di un sistema

Linux; il pacchetto ha un nome, che riporto, e delle informazioni

di versione e tipo (.deb per Debian, .rpm per RedHat ad esempio)

che invece solitamente non riporto perché implicite o inessenziali.

 

 

1.3. Note sui Link

 

In questo testo ho cercato di porre molta attenzione ai link, di modo

che la versione html sia piacevolmente fruibile. Ma buona parte della

documentazione a cui questo testo fa riferimento molto probabilmente è

già presente nel vostro disco o nel CD della vostra distribuzione

Linux: prendete quindi tutti questi link con un po' di sale in zucca,

e fate una ricerca locale prima di lanciarvi in estenuanti riferimenti

a siti d'oltreoceano.

Ad esempio tutti gli HOWTO sono solitamente già presenti nella

directory /usr/doc/HOWTO, compreso questo che state leggendo e le

traduzioni in Italiano (almeno in Debian); non saranno le ultime

versioni, chiaro, ma solitamente sono piú che ottime.

Uomo avvisato, mezzo salvato! ;)

 

 

 

 

 

1.4. Perché Debian?!

 

L'Italian-HOWTO, pur cercando di essere il più indipendente possibile

dalla distribuzione, fa riferimento pesantemente a Debian

<http://www.debian.org/>.

Questa vuole essere una scelta ``tecnica'', perché ha una init SYSV,

perché ha un sistema di pacchettizzazione e configurazione serio e

funzionale, perché rispetta tutti gli standard che si sono via via

creati all'interno della comunità Linux, perché è già ora parzialmente

in italiano e in futuro lo sarà (si spera) totalmente, perché è

l'unica ad avere come obiettivo l'internazionalizzazione.

Ma vuole essere anche una scelta ``politica'', visto che Debian è

l'unica distribuzione non commerciale e OpenSource

<http://www.opensource.org/>, e credo quindi che meriti i miei due

centesimi... di Euro! ;)

Debian e RedHat, in fondo, sono molto simili, quindi gli utenti RH (e

distribuzioni RH-like come SuSE e Caldera) non dovrebbero trovarsi

troppo a disagio, se non per la localizzazione quasi assente di queste

distribuzioni.

 

 

1.5. Ringraziamenti

 

Come sempre ringrazio Anna per l'affetto, mia mamma perché mi

sopporta, il papà perché non si è ancora pentito di avermi dato il

numero di carta di credito, Jacopo <http://www.dei.unipd.it/~cico>

perché sopravvive alla mia arte (?!) culinaria, Luca

<http://www.dei.unipd.it/~pavy> perché si lascia sfruttare ;), il

PLUTO <http://www.pluto.linux.it/> e PeaceLink

<http://www.peacelink.it/> che mi sopportano nonostante non faccia

quasi niente, Leandes di Pâs <http://www.fvg.peacelink.it/> e il

Coordinamento Telematico di Azione Cattolica

<http://users.iol.it/marcogaio/AC/CTAC-Map.html> (e in particolare

Lindo <mailto:ascoli@ascu.unian.it>) che sopportano la mia continua

rottura di scatole, l'Azione Cattolica di Cimpello/Praturlone

<http://users.iol.it/marcogaio/AC> che deve tenersi un segretario che

si dimentica tutto, rete FidoNet <http://www.fidoitalia.net/> che

probabilmente si è beccata un bell'osso di sysop; e una caterva di

altra gente che non ringrazio per decenza. ;)

 

Ma una dedica particolare va a Maria Luisa, Stefano e il nuovo

arrivato Alessandro (il mio primo nipotino! ;). Ora spetta anche a me

fare in modo che Alessandro possa vivere, da grande, in un mondo

solidale, giusto, nonviolento, pulito. In fondo la scelta è

semplice... pensare solo a noi stessi, oppure lasciare questo mondo un

po' meglio di come l'abbiamo trovato! ;)

Dedico inoltre questo HOWTO a quattro pazzi di amici, che hanno scelto

di fare la cosa piú difficile: cercare di vivere con la propria

passione... sembra quasi una poesia ma è invero una ProSA

<http://www.prosa.it/>! ;)

 

 

1.6. Traccia delle modifiche

 

 

 

0.1b

Prima versione, niente di più che una traduzione/copiatura di

altro materiale simile reperito in rete

 

0.2b

Aggiunto il capitolo su Linux in Italia, qualche bugfix.

 

0.4b

Risistemazione generale, aggiunta del capitolo su ispell

 

0.6b

Profondo lifting (ho tolto una marea di roba che si trova

semplicemente in altri HOWTO), riscrittura del capitolo sulla

localizzazione con aggiunta di informazioni sui vari progetti,

aggiornamento del capitolo su ispell. Questa vuole essere

l'ultima versione beta (è un buon proposito ;).

 

0.8b

Niente di meno che una correzione della precedente versione, con

qualche aggiunta. Questa è di sicuro l'ultima versione beta.

 

1.0.0

Il testo dovrebbe aver preso la sua struttura definitiva; è

stato riorganizzato tutto ed in particolare sono state aggiunte

sezioni per libpaper, fortune in italiano e distribuzioni in

italiano, è stata tolta la bibliografia in inglese; sono state

inoltre riviste completamente le parti riguardanti la tastiera

(aggiunta di xkbd), TeX (da NTeX a teTeX) e la locale; è stato

aggiunto il crossreferencing all'interno del documento.

 

1.2.0

Versione riveduta e corretta (soprattutto gli URL, che in un

anno cambiano parecchio! ;) del precedente; inizia il lavoro di

``potatura'' di buona parte del materiale, man mano che i

problemi piú grossi (locale e tastiera) vengono risolti. È

stato aggiunto il paragrafo (praticamente vuoto) per le future

euroquestioni.

 

 

 

1.7. Copyright

 

Per motivi spudoratamente legali, riporto come messaggio di copyright

la versione ``originale'' in inglese. Trovate subito sotto la

traduzione.

 

This Howto is copyrighted by Marco Gaiarin and distributed as other

Linux HOWTOs under the terms described below.

Linux HOWTO documents may be reproduced and distributed in whole or in

part, in any medium physical or electronic, as long as this copyright

notice is retained on all copies. Commercial redistribution is allowed

and encouraged; however, the author would like to be notified of any

such distributions.

All translations, derivative works, or aggregate works incorporating

any Linux HOWTO documents must be covered under this copyright notice.

That is, you may not produce a derivative work from a HOWTO and impose

additional restrictions on its distribution. Exceptions to these rules

may be granted under certain conditions; please contact the Linux

HOWTO coordinator at the address given below.

If you have questions, please contact Tim Bynum, the Linux HOWTO

coordinator, at linux-howto@sunsite.unc.edu. You may finger this

address for phone number and additional contact information.

 

Questo HOWTO è di Marco Gaiarin ed è distribuito come gli altri HOWTO

di Linux sotto i termini descritti sotto.

I documenti degli HOWTO di Linux possono essere riprodotti e

distribuiti in tutto o in parte, con ogni mezzo fisico o elettronico,

purchè questo avviso di copyright sia mantenuto su tutte le copie. La

distribuzione commerciale è permessa e incoraggiata; comunque

all'autore piacerebbe essere avvisato di ogni distribuzione di questo

tipo.

Ogni traduzione, lavoro derivato o comprendente ogni documento degli

HOWTO di Linux deve essere coperto sotto questo avviso di copyright.

Cioè non potete produrre un lavoro derivato da un HOWTO e imporre

restrizioni aggiuntive sulla sua distribuzione. Eccezioni a queste

regole possono essere garantite sotto certe condizioni; contattate il

coordinatore degli HOWTO di Linux all'indirizzo indicato sotto.

Se avete domande contattate Tim Bynum, il coordinatore degli HOWTO di

Linux, a linux-howto@sunsite.unc.edu. Potete fare finger a questo

indirizzo per il numero di telefono e altre informazioni per

contattarlo.

 

 

 

 

2. La tastiera

 

 

La gestione della tastiera di Linux è organizzata su piú ``strati'' o

livelli di astrazione il cui numero, tre, non ci è di grande

interesse. Quello che interessa a noi è il risultato, ovvero una

gestione della tastiera indipendente dall'hardware (ricordo che Linux

è un sistema operativo multipiattaforma e non funziona solo sui PC

compatibili...) e facilmente riconfigurabile.

Infatti è sufficiente modificare l'interfaccia tra uno strato e

l'altro per ottenere gli effetti desiderati: nel nostro caso il

perfetto funzionamento della tastiera italiana.

 

2.1. Console

 

Per ottenere la configurazione della tastiera italiana in console è

sufficiente impartire il comando loadkeys it.map; questo comando non

fa altro che caricare la tabella di descrizione della tastiera

(keymap, appunto) it.map al posto di quella di default ``inserita''

nel kernel.

Solitamente è la procedura di installazione che si preoccupa di

chiedere all'utente quale tastiera usare e a inserire un comando come

quello qui sopra in uno degli script di avvio del sistema.

 

In Debian esiste il comando kbdconfig che permette di riconfigurare la

tastiera senza editare a mano gli script di avvio, le altre

distribuzioni avranno di sicuro sistemi simili...

Questa Keymap inoltre supporta alcune aggiunte essenziali per i

programmatori, come le parentesi graffe, il carattere tilde e il

carattere apice inverso ottenuti premendo rispettivamente [AltGr+8],

[AltGr+9], [AltGr+0] e [AltGr+'].

Se si vuole indagare ulteriormente nella gestione della tastiera nella

console Linux, si può far riferimento ai comandi (e alle rispettive

manpage) showkey(1) è dumpkey(1), oltre ovviamente al già citato

loadkey(1).

 

2.1.1. Keymap alternative

 

Nonostante questa keymap sia già molto buona, si sta cercando di fare

meglio; in particolare Lorenzo Maria Catucci

(lorenzo@argon.roma2.infn.it) sta lavorando a una serie di keymap per

console e per X congruenti e possibilmente senza problemi. Trovate le

bozze di queste keymap nel sito dell'Italian HOWTO

<http://www.pluto.linux.it/~gaio/Italian-HOWTO>.

Nello stesso sito potete trovare inoltre delle keymap alternative che

permettono di ``emulare'' la tastiera Amiga e cose simili...

 

 

2.2. XFree86

 

Di recente (dalla versione 3.2 in poi...) XFree ha completamente

cambiato la gestione della tastiera, aggiungendo una estensione che si

chiama ``XKeyboard'' (o XKBD), e qualche astrusa voce in più nel file

di configurazione. Il nuovo sistema è effettivamente migliore, ma

talmente configurabile che c'è voluto un annetto perché venisse

metabolizzato e quindi venissero prodotte le keymap secondo queste

nuove specifiche...

Il problema vero è che xf86config(1) non riesce più a gestire in fase

di configurazione automatica la tastiera italiana (o meglio, per

trovare uno straccio di riferimento all'Italia occorre muoversi per un

po' tra complicate opzioni...), ma niente paura.

Si può benissimo completare la configurazione scegliendo una tastiera

predefinita (come quella americana) e poi editare il file

/etc/X11/XF86Config aggiungendo o modificando le informazioni:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

______________________________________________________________________

Section "Keyboard"

[...]

LeftAlt Meta

RightAlt ModeShift

# ovviamente se avete una tastiera W95

# al posto di pc102 ci va pc104 (o pc105)!

#

Protocol "Standard"

XkbRules "xfree86"

XkbModel "pc102"

XkbLayout "it"

EndSection

______________________________________________________________________

 

 

Le prime due righe, in particolare, servono ad avvisare X che abbiamo

intenzione di usare [AltGr] come modificatore ModeShift per poter

utilizzare, come siamo abituati, parentesi quadre, at e diesis. (Non

vi ricordate? Era una di quelle imbarazzanti domande che vi ha posto

xf86config(1)...)

Questa definizione di tastiera è leggermente diversa (come

disposizione dei tasti ``nascosti'') di quella in console (ad esempio

le parentesi graffe sono ora in [AltGr+7], [AltGr+0]).

 

2.2.1. XF86Setup(1)

 

In alternativa è possibile usare il nuovo programma di configurazione

di XFree, presente dalla versione 3.2 e seguenti, XF86Setup(1); la

configurazione di X11 è molto piú intuitiva con XF86Setup che con

xf86config: per un novellino (ma anche non) può essere utile anche

perché permette di controllare al volo se le impostazioni sono

corrette (da Giovanni Bortolozzo).

Per poter utilizzare XF86Setup occorre installare il server VGA16 in

aggiunta a quello appropriato per la propria scheda video.

 

 

2.2.2. Backspace e Delete

 

Un problema noioso, che però non riguarda solo la tastiera italiana, è

che in X gli effetti della pressione dei tasti BackSpace e Canc

coincidono (ambedue fanno Del, ovvero cancellano il carattere sul

cursore; o ambedue fanno BackSpace, ovvero cancellano il carattere

alla sinistra del cursore, dipende di solito dal tasso di umidità

dell'aria... ;-).

Questo è un problema comune a tutti gli utenti Linux, ed inoltre

esistono ottimi documenti che spiegano come sistemare (o mettere una

pezza) a questo problema; per puntatori vedi alla fine di questa

sezione.

Questo comportamento è dovuto in maggior parte da incompatibilità

``storiche'' tra librerie/applicazioni/metodi di programmazione, e

anche in distribuzioni come Debian che hanno forzato una unica

politica di accesso ai terminali (con il database terminfo(5)) il

problema con alcune (vecchie) applicazioni rimane.

Insomma, è un problema delle applicazioni e non di Linux.

Per programmi (o sistemi) che usano ancora termcap(5) è molto

probabile che occorra una correzione della definizione di xterm. Non è

proprio il caso di inserire una cosa del genere in questo HOWTO, mal

che vada nel sito dell'Italian-HOWTO

<http://www.pluto.linux.it/~gaio/Italian-HOWTO>; è comunque piú

corretto cercare una versione dell'applicazione compilata con terminfo

oppure... cambiare applicazione! ;)

Per comprendere meglio queste cose sono letture consigliate le manpage

di termcap(5) e terminfo(5), oltre a quanto riportato alla fine di

questa sezione.

 

 

2.2.3. MetroX e tastiera italiana

 

Ho visto che piú persone hanno problemi con la tastiera sotto Metro-X,

non so se intanto il problema è stato risolto, eventualmente

segnalatemelo che elimino questa sezione.

Per risolvere in modo pulito e definitivo il problema modificate

questa sezione del file /etc/X11/XMetroconfig

 

______________________________________________________________________

Section "Keyboard"

LeftAlt Meta

RightAlt ModeShift

Protocol "Standard"

XkbKeymap "xfree86(it)" # al posto di "metro(it)"

XkbModel "pc105" # solo se avete i tasti W95

XkbRules "xfree86"

XkbLayout "it"

EndSection

______________________________________________________________________

 

 

Se prima di farlo guardate alla fine del file /var/log/Xerrors,

scoprirete quale è il problema: mancano i file kbd della Metro (da

Andrea Tuccia).

 

2.2.4. Keymap alternative

 

Anche qui sono state raccolte una serie di keymap alternative a quelle

ufficiali presenti nelle distribuzioni; trovate anche queste al sito

<http://www.pluto.linux.it/~gaio/Italian-HOWTO>.

Inoltre Dino Paganello mi segnala il programma xrus(1) che permette di

fare lo switch al volo tra diverse descrizioni di tastiera (lui lo usa

per passare la volo dalla tastiera americana a quella italiana).

 

 

2.3. Per maggiori informazioni

 

Ulteriori informazioni, specialmente se si vuole migliorare la

gestione della tastiera (aggiungere i tasti cursore in determinate

applicazioni, macro ai tasti funzione, ...), si possono trovare in:

 

· Keyboard and Console HOWTO

<http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/Keyboard-and-Console-HOWTO.html>.

· XFree86 HOWTO <http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/XFree86-HOWTO.html>

(anche in versione Italiana

<http://www.pluto.linux.it/ildp/HOWTO/XFree86-HOWTO.html>).

· Esiste inoltre la kbd.FAQ contenuta nel pacchetto del software di

gestione della tastiera, e che dovrebbe essere già stata installata

da qualche parte nel vostro disco (di solito /usr/doc/kbd).

 

· Anne Baretta (anne@ibbnet.nl) ha creato delle pagine per aiutare la

configurazione di BS/DEL; non le ho guardate, ma potrebbero essere

un buon punto di partenza. Le trovate su

<http://www.ibbnet.nl/~anne/keyboard.html>

· Esistono anche queste pagine (

<http://electron.et.tudelft.nl/~jdegoede/fixkeys.txt>) per il

problema BS/DEL; riporto questo URL solo per ribadire che questi

non sono modi con cui è possibile affrontare (e tantomeno

risolvere) il problema; testi del genere, che non hanno alla base

un serio studio e soprattutto l'uso di terminfo, sono come una

lobotomia come rimedio per il mal di testa.

Magari funziona ma...

 

 

 

 

 

3. National Language Support (NLS)

 

 

Di certo vi stupirà sapere che lo standard POSIX, e quindi anche

Linux, prevede il supporto delle regole nazionali per la gestione di

set di caratteri, modo di scrivere data, ora, numeri in generale e

quindi tutto quello che può (informaticamente parlando) distinguere

una paese dall'altro.

Dalla versione 5.2.18 delle GNU libc, tutta la localizzazione è

supportata anche da Linux. Ma non basta avere installate delle

moderne libc, occorre anche che questa sia stata compilata con

determinate opzioni e occorre installare tutta una serie di file e

directory che descrivono la ``locale'' Italia. Insomma, compito non

facile se la vostra distribuzione non ha già il supporto per la

localizzazione...

Per poter influenzare Linux di modo che reagisca secondo la locale

scelta, occorre modificare delle variabili d'ambiente. In ordine:

 

 

LANG

È la variabile ``generale'' del gruppo, serve a definire una

regola generale (il paese) con cui poi assegnare le variabili

che vengono sotto. Una definizione delle variabili sottostanti

annulla però quella di default definita da LANG. Inoltre LANG

influenza anche il programma ``man(1)'', ci torneremo poi.

 

LC_COLLATE

Influisce sulle regole di ordinamento alfabetico.

 

LC_CTYPE

Definisce il set di caratteri usato dal sistema.

 

LC_MONETARY

Definisce come devono essere scritte le valute, ovvero quale,

tra virgola e punto, è il separatore di decimali e migliaia e

viceversa; definisce inoltre il simbolo di valuta.

 

LC_NUMERIC

Separatore di decimali e migliaia, formattazione dei numeri.

 

LC_MESSAGES

Definisce i valori ``si'' e ``no''.

 

LC_TIME

Come stampare data e ora (questo influenza date(1) e programmi

vari).

 

LC_ALL

Come LANG, solo che questa ignora i valori definiti per ogni

singola variabile (forza tutto al suo valore). Come spiegherò

in seguito, questa variabile non va usata a meno di non sapere

perfettamente quello che si sta facendo.

 

 

 

3.1. La localizzazione in una riga...

 

Piú semplicemente di quello che si crede, basta mettere nel proprio

~/.profile o /etc/profile per sh-type shells:

 

______________________________________________________________________

export LANG=it_IT

______________________________________________________________________

 

 

Oppure se avete c-type shells:

 

______________________________________________________________________

setenv LANG it_IT

______________________________________________________________________

 

 

Perché ``it_IT''?! È solo una convenzione, e il significato è

``lingua_PAESE''. Per fare un esempio potrebbe essere it_CH (Svizzera

italiana).

Come sempre la man page di locale(7) è lettura molto consigliata, come

un giro per /usr/share/locale per vedere le locali disponibili.

 

3.1.1. Bug delle localizzazioni

 

Solitamente si manifestano con errate definizioni degli alias di

locale, quindi definizioni che dovrebbero essere equivalenti danno

risultati completamente diversi; per rimediare a questo occorre

prelevare le definizioni di locale aggiornate, o installarle (molte

distribuzioni non le installano proprio).

Può anche essere che alcune distribuzioni non abbiano proprio il

supporto per la locale, al che conviene cambiare distribuzione

(l'alternativa è ricompilare a mano la libreria di sistema libc).

 

 

3.1.2. Bug delle applicazioni

 

Anche qui, come per il problema BS/DEL, se qualcosa non funziona è

colpa, quasi certamente, della applicazione.

C'è qui una specie di ``caverna degli orrori''... ;)))

 

 

3.1.2.1. Netscape

 

Netscape, se vengono definite le variabili LC_NUMERIC e LC_MONETARY,

si mette a stampare e salvare PostScript con punti al posto delle

virgole e viceversa, con il risultato che gs(1) va in palla...

Se capita, ricontrollate la vostra definizione di locale, e se avete

fretta di stampare basta che definiate le variabili seguenti:

 

______________________________________________________________________

LC_NUMERIC=posix

LC_MONETARY=posix

______________________________________________________________________

 

 

che forzano i valori di default (e permettono di stampare).

Notare che se si è definita LC_ALL, queste due righe qui sopra vengono

ignorate: per questo è bene NON definire la variabile LC_ALL.

È probabile che questo problema non sia solo di Netscape: se vi capita

un problema simile, sapete ora come ``mettere una pezza'', ma avvisate

l'autore del programma in questione della presenza di questo bug.

 

3.1.2.2. perl(1)

 

Spesso perl(1) si lamenta della mancanza della locale; questo è dovuto

sia a una non completa implementazione da parte della distribuzione,

sia in parte a perl stesso che non riesce a gestire gli alias delle

varie locali, e quindi riesce a ``seguire'' la variabile LANG solo se

punta a una locale con una reale directory sul disco.

Io sulla mia Debian non sono riuscito a riprodurre il problema (se non

settando LANG a una locale inesistente ;) e quindi sospetto che tutto

nasca da una difficile interazione tra localizzazione e perl stesso,

che verrà risolta sicuramente dalle prossime versioni di perl.

RedHat 5.0 soffre di questo problema, che è stato corretto nella 5.1.

 

 

3.2. ...o quasi!

 

Resta il problema di far capire alle applicazioni ``cattive'' che

vogliamo avere i caratteri accentati. Questi hanno l'interessante

proprietà di essere lunghi 8 bit, mentre molti programmi ne

considerano solo 7, perché è da 7 bit il codice ASCII

internazionalmente riconosciuto.

Queste note che scrivo dovrebbero presto finire in soffitta, visto che

ormai le applicazioni che non gestiscono bene gli 8 bit o che non sano

reagire alla variabile LANG sono in via di estinzione.

 

 

3.2.1. Editor

 

 

3.2.1.1. Emacs 19

 

Come sempre emacs è molto particolare. Avvisiamolo che vogliamo i

caratteri accentati con :

 

______________________________________________________________________

(standard-display-european t)

(set-input-mode (car(current-input-mode))

(nth 1 (current-input-mode)) 0)

______________________________________________________________________

 

 

Aggiunto al nostro bravo ~/.emacs

 

 

3.2.1.2. joe(1)

 

Basta editare il file di configurazione /etc/joe/joerc o nel proprio

~/.joerc di modo che comprenda la riga (con il ``-'' sulla colonna 1):

 

______________________________________________________________________

-asis Characters 128 - 255 shown as-is

______________________________________________________________________

 

 

 

 

 

3.2.2. Mail/News

 

 

3.2.2.1. pine(1)

 

 

Basta scegliere il set di caratteri ISO-8859-1 dal menu di

configurazione, seguendo le voci ``Setup'', poi ``Configure'' e infine

``character-set''; questo fa uscire le mail in codifica ``quoted-

printable'' se contengono caratteri accentati (il che è bene ;).

 

 

3.2.2.2. tin(1)

 

Tin è perfettamente localizzato, occorre solo scegliere il charset

ISO-8859-1 per la visualizzazione nel menú di configurazione

(attraverso [M]).

 

 

3.2.2.3. nn(1)

 

Aggiungere la seguente riga nel file ~/.nn/init:

 

______________________________________________________________________

set data-bits 8

______________________________________________________________________

 

 

 

 

3.2.3. readline(3)

 

Readline, che è una libreria standard GNU per la gestione dell'input,

nonostante sia giovane, pimpante e ben mantenuta, non arriva per

definizione con il supporto per i caratteri accentati. Questa libreria

è usata dalla shell di default di linux bash(1), per citare una

applicazione di larghissimo uso. Non è da considerare un bug (questo

comportamento forse è voluto per garantire il funzionamento anche sui

vecchi terminali a 7 bit...) ma è chiaro che l'uso dei caratteri

accentati deve essere forzato, ad esempio, se si vogliono usare nomi

di file con lettere accentate.

Per fortuna basta solo aggiungere nel proprio ~/.inputrc

 

______________________________________________________________________

set meta-flag on

set convert-meta off

set output-meta on

______________________________________________________________________

 

 

 

 

3.3. Manpage

 

Le manpage sono quelle pagine testuali che si richiamano con il

comando man(1), e che rappresentano la documentazione online di ogni

buon sistema UNIX, non solo di Linux.

Il comando man è abbastanza intelligente da reagire se è definita la

variabile LANG. In pratica man va a cercare le manpages prima in

$MANPATH/$LANG e poi in $MANPATH se configurato correttamente,

permettendo di leggere le pagine nella lingua preferita.

Chiaramente c'è già chi sta traducendo le pagine; se vi sentite dei

traduttori nati non vi resta che saltare al progetto ``ILDP'' per

saperne di piú e collaborare.

Le pagine già tradotte possono essere tranquillamente installate

manualmente, prelevando l'ultima versione da

<ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/pluto/ildp/man> e leggendo attentamente

le istruzioni allegate. Gli utenti Debian possono trovare nella loro

distribuzione il pacchetto manpages-it già pronto.

 

 

 

3.4. Catalogue

 

Oltre tutto questo, c'è una terza e importantissima funzione della

NLS: i messaggi dei programmi nella lingua locale.

Per farsi un'idea, agli utenti Linux non tocca editare i sorgenti di

un programma, modificare a mano tutte le stringhe e poi ricompilare

perché questo si presenti in corretto italiano. Esiste una ``prassi''

di programmazione che permette di specificare un linguaggio di default

``compilato'' nell'eseguibile (di solito inglese, per compatibilità) e

invece definire delle catalog, ovvero dei cataloghi di messaggi in un

formato particolare, detto portable object, o più brevemente po, che

messi in una determinata directory vengono usati semplicemente al

posto dei messaggi presenti nel programma.

 

 

3.4.1. Linux International

 

Non c'è da meravigliarsi che ci abbia pensato mamma GNU stessa a

creare una organizzazione nonprofit, Linux International

<http://www.li.org/> appunto, dedicata a questo, dobbiamo ammetterlo,

immane lavoro di traduzione e aggiornamento.

In particolare in questo sito vengono messe a disposizione della

comunità UNIX internazionale una serie di liste in cui poter

coordinarsi per la traduzione, una per ogni paese piú una serie di

liste generiche di ``intracoordinamento''.

Visto che tradurre i messaggi (catalogues) e tradurre manpage e HOWTO

sono compiti molto simili, per non creare fastidiose sovrapposizioni i

compiti sono stati divisi tra due ambiti. Linux International in cui

si definiscono le regole generali di traduzione e si traducono

catalogues e programmi GNU ``ufficiali'', e ``ILDP'' che invece è piú

legata al mondo Linux e maggiormente dedicata alla traduzione di

documentazione (HOWTO e manpage) e anche alla sua produzione

direttamente in Italiano.

Piú avanti elenco le ``liste'' a cui ti puoi iscrivere per

collaborare.

Ti prego di NON, ripeto NON iniziare nessuna localizzazione senza

prima aver sentito i ``colleghi'' di queste mailing list, il tuo

lavoro potrebbe venir vanificato in un secondo per un banale doppione.

 

 

 

 

3.5. Per maggiori informazioni

 

Ulteriori informazioni possono essere recuperate nei seguenti testi:

 

· Linux Danish/International HOWTO

<http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/Danish-HOWTO.html>

È stato il primo HOWTO che ha trattato il tema della

nazionalizzazione di Linux, ed è tuttora un riferimento. A dispetto

del nome è piú ``International'' che ``Danish'' visto che è in

inglese...

· Un giro per <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/utils/nls> è

consigliato ai programmatori. In particolare consiglio la lettura

del file locale-tutorial-0.8.txt.gz.

· Come già detto, il sito ufficiale GNU dove potete trovare

informazioni sulla localizzazione GNU e le definizioni di locale

più aggiornate è <ftp://dkuug.dk/i18n>.

In particolare se volete tentare l'installazione manuale delle

definizioni di locale potete prendere il materiale che trovate a

<ftp://dkuug.dk/i18n/WG15-collection> e, ovviamente, leggere

attentamente la documentazione allegata o i succitati testi.

· Maggiori informazioni sul formato dei Portable Object e sullo stato

delle traduzioni possono essere trovate al sito

<ftp://alpha.gnu.ai.mit.edu/gnu/po/> oppure

<ftp://svpop.com.dist.unige.it:/pub/Linux/gnu/po> che ne è un

mirror.

· Un URL mitico al riguardo, ottimo punto di partenza per ricerche

sulla internazionalizzazione, è

<http://www.vlsivie.tuwien.ac.at/mike/i18n.html>. Le pagine sono

curate da Michael Gschwind, e sono una miniera di link per

approfondire.

 

 

 

 

4. Altre localizzazioni

 

 

 

 

Qui si vogliono trattare quelle localizzazioni che sono un po' piú

hardware-dipendenti, meno standard e in particolar modo che riguardano

i PC compatibili. Molto probabilmente molte di queste cose non si

applicano alle altre piattaforme su cui gira Linux, ne chiedo venia.

Ma o mi regalate un PPC, una Sparc, un Alpha, un A4000, un MAC, ...

oppure se avete altre note per queste piattaforme da aggiungere

fatemelo sapere. ;-)

 

 

4.1. Font in console

 

Linux permette di cambiare il font standard presente nella ROM della

scheda video, in modo da avere il set di caratteri ISO-8859-1 completo

a disposizione. La cosa può essere semplicemente ottenuta con uno

script del genere, da eseguire al boot (in Debian basta copiarlo nella

directory /etc/rc.boot e renderlo eseguibile):

 

______________________________________________________________________

#!/bin/sh

# qualche variabile...

#

# font Latin1 (ISO-8859-1)

CONSOLE_FONT=lat1u-16.psf

# mappa nulla

CONSOLE_MAP=trivial

if [ -x /usr/bin/setfont ]; then

echo -n "Setting up ISO 8859-1 font"

setfont /usr/share/consolefonts/$CONSOLE_FONT

echo -n "."

mapscrn /usr/share/consoletrans/$CONSOLE_MAP

echo -n "."

for do

echo -ne '\033(B' > /dev/tty$N

done

echo ". done."

fi

______________________________________________________________________

 

 

Il primo comando carica un nuovo set di caratteri, il secondo permette

di eseguire una traduzione ``al volo'' tra caratteri richiesti e

voluti e il terzo rende attiva la nuova coppia tabella-tavola di

traslazione in ogni console.

Ad esempio di default non viene caricata nessuna tabella e viene

eseguita la traduzione da Latin1 (quello che Linux vuole) a CP437

(quello che il PC ha). Ovviamente le manpages di setfont(1) e

mapscrn(1) sono utili letture.

 

 

4.1.1. Debian

 

Se si ha un sistema Debian 2.0 semplicemente il file /etc/kbd/config è

il posto dove mettere la mappa dei caratteri ed il font da utilizzare:

per l'italiano, la scelta giusta è:

 

______________________________________________________________________

CONSOLE_FONT=lat1u-16.psf

CONSOLE_MAP=trivial

______________________________________________________________________

 

 

(da Lorenzo Maria Catucci).

 

 

4.1.2. SVGATextMode

 

Ma c'è una soluzione piú elegante. Esiste un programma che si chiama

SVGATextMode(8) che fa tutta una serie di operazioni sulla console

testo molto simpatiche.

Permette di definire dimensioni ``non standard'' per la console

(diverse da 80x25, insomma), permette di alzare la frequenza di

refresh del video di modo da stancare meno gli occhi, gestisce chipset

avanzati...

Ha un file di configurazione, /etc/TextConfig che ha una sintassi

molto simile al file di configurazione di XFree e che permette in un

sol colpo di definire il font da caricare. Ci penserà poi il programma

stesso ad attivare il font e renderlo disponibile.

Basta modificare leggermente il file, facendo in modo che si presenti

all'incirca come:

 

______________________________________________________________________

[...]

Option "LoadFont"

FontProg "/usr/bin/setfont"

FontPath "/usr/share/consolefonts"

FontSelect "lat1u-16.psf" 8x16 9x16 8x15 9x15

FontSelect "lat1u-14.psf" 8x14 9x14 8x13 9x13

FontSelect "lat1u-12.psf" 8x12 9x12 8x11 9x11

FontSelect "lat1u-08.psf" 8x8 9x8 8x7 9x7

FontSelect "lat1u-08.psf" 8x32 9x32 8x31 9x31

[...]

______________________________________________________________________

 

 

e si ottengono magicamente i caratteri Latin1, e molto di piú.

 

 

4.2. Font in X

 

Buona parte dei caratteri installati con X seguono lo standard Latin1,

e idem i font PostScript normalmente reperibili (come quelli

dell'ATM).

Inoltre sta facendo la sua comparsa il primo font server TrueType; I

font TrueType sono organizzati secondo un set di caratteri che è un

superset del Latin1 (MicroSoft chiaramente fa sempre di testa sua, e

mette caratteri dove lo standard lo vieta esplicitamente...), e quindi

non dovrebbero dare problemi neanche loro.

 

 

4.3. Stampante e DOS

 

Se stampate file DVI, PostScript o comunque in grafica, non ci sono

problemi. Ci penserà il vostro programma per la stampa a convertire

il vostro file nel formato matrice-di-punti più consono alla vostra

stampante. Ma se volete stampare in puro testo, senza formattazioni?

Resta, soprattutto per le stampanti ad aghi, il metodo più veloce. Ma

quanto è standard il set ISO-8859-1?

ISO-8859-1 è il set di caratteri di Unix in generale, di Windows,

Amiga, OS/2. Mancano all'appello il DOS e Macintosh. Ma in DOS la

CP850 è in pratica il set Latin1, con i caratteri rimescolati un po'

per essere compatibile verso il basso con la CP437. Sentitevi liberi

quindi da qualsiasi ``sindrome da 8 bit'', e usate tranquillamente

questo set di caratteri. Se dovete importare dei testi Linux in

Macintosh, semplicemente usate il filtro per ``puro testo Windows'' o

cose simili.

Se volete stampare puro testo con le accentate da Linux, a questo

punto non vi resta che provare una delle soluzioni seguenti:

 

· Se la vostra stampante supporta il set di caratteri ISO-8859-1,

mettetela in quella modalità, e fatela finita una volta per tutte

con le diatribe tra set di caratteri.

· Se la vostra stampante supporta la CP819, siete a cavallo visto che

``CP819'' è il nome DOS del set di caratteri Latin1.

 

· Se la stampante supporta la CP850, mettetela in quella modalità e

cercate il programma recode(1). Si può usare come

recode latin1:cp850 file dove file è il file da convertire, che

viene sovrascritto. Per automatizzare la procedura si può anche

installare come filtro per la stampa.

 

· Se la stampante supporta solo CP437, o non volete/potete

modificarla, non preoccupatevi, tanto comunque riuscite a stampare

le cose ``normali'', come tutte le lettere accentate che trovate

sulla tastiera e la lettera ``È'' (questo perché, come già detto

CP850 e CP437 coincidono in corrispondenza di quei caratteri).

 

Chiaramente, per le ultime tre soluzioni, è il caso di utilizzare

anche da DOS (se avete un sistema dual boot) la CP819 o in mancanza

d'altro la CP850; per configurare la gestione del set di caratteri

DOS, leggete le manpage, hem (la forza dell'abitudine! O;) il manuale

dei comandi COUNTRY e MODE CON.

Inoltre se la confusione attorno alle sigle dei vari set di caratteri

sale, potete anche leggere le man page ascii(7) e latin1(7).

 

 

4.3.1. Un esempio di filtro

 

Per avere automaticamente la conversione, si può utilizzare questo

filtro:

 

______________________________________________________________________

#!/bin/sh

if /usr/local/bin/recode latin1:cp850

then

exit 0

else

exit -1

fi

______________________________________________________________________

 

 

potete salvare questo filtro come /usr/local/bin/iso2850 e poi dargli

i permessi di esecuzione (chmod ugo+x /usr/local/bin/iso2850). ora non

vi resta che aggiungere nel file di configurazione delle stampanti

/etc/printcap:

 

 

______________________________________________________________________

# esempio di filtro, sostituire ``lp2'' con il device corretto

# i file log e acct vanno creati se utilizzati, nei contesti

# normali non serve sapere chi usa e quante pagine stampa ogni

# utente! ;)

#

cp850|dos:\

:lp=/dev/lp2:\

:sd=/var/spool/lp2:\

:lf=/var/spool/lp2/log:\

:af=/var/spool/lp2/acct:\

:if=/var/local/bin/iso2850:\

:sh:

______________________________________________________________________

 

 

Ora, se la stampante è impostata per usare la codepage 850, basta un

bel lpr -Pcp850 nomefile per stampare un file latin1 con tutte le

accentate al loro posto.

 

 

4.4. libpaper

 

Libpaper è una piccola libreria e un programmino che dovrebbe

``standardizzare'' la gestione dei formati di carta sotto linux. In

pratica fornisce delle funzioni da linkare al proprio programma che

permettono di usare delle informazioni sul formato di carta

centralizzate (prese da /etc/papersize o dalla variabile d'ambiente

PAPERSIZE.

In Debian è installata di default e gs la usa. Potrebbe essere una

cosa utile, e va incentivata.

Maggiori informazioni le potete trovare alla manpage di paperconf(1),

ovviamente se avete libpaper installata nel vostro sistema.

 

 

4.5. Per maggiori informazioni

 

 

· Tocca ripetermi, e citare nuovamente le pagine di Michael Gschwind,

ovvero <http://www.vlsivie.tuwien.ac.at/mike/i18n.html>.

 

 

5. Ispell

 

 

 

 

Esiste un vocabolario italiano per ispell(1) che trovate all'URL

<ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/pluto/ildp/ispell/>. Anche se non è

ancora perfetto, è già più che funzionante e può essere

tranquillamente usato.

Nella distribuzione Debian è già presente il pacchetto iitalian che

installa e configura correttamente il vocabolario, pronto all'uso.

Se vuoi collaborare a migliorare il vocabolario o la tavola degli

affissi (per sapere cos'è man 5 ispell), esiste una mailing list (che

scherzosamente chiamo IspellIT!), che coordina gli sforzi. Trovi

maggiori informazioni nella sezione dedicata alle ``liste''.

 

 

 

5.1. Ispell e Emacs

 

Per forzare il riconoscimento del nuovo vocabolario in emacs, occorre

aggiungere questo nel proprio ~/.emacs

 

______________________________________________________________________

(setq ispell-dictionary-alist

(append ispell-dictionary-alist

`(,(list

"italiano"

"[A-Za-z]"

"[^A-Za-z]"

"[---']" t nil "~list"))))

______________________________________________________________________

 

 

dopodichè, M-x ispell-change-dictionary Invio Spazio ti mostra un

completion buffer che contiene la magica parola, ``italiano'' (da

Giacomo Boffi).

Questo però non è perfetto nel senso che ho idea che Emacs legga prima

il ~/.emacs e poi crei i menú; infatti la voce aggiunta appare in

testa al sotto menú e non alla fine come vorrei io. Secondo me piú

robusta sarebbe la soluzione di far modificare l'ispell-mode.el per

fargli aggiungere anche l'italiano fra le lingue supportate (da

Giovanni Bortolozzo).

 

 

5.2. Per maggiori informazioni

 

 

· Responsabile del progetto IspellIT! è Sandro Dentella

(sandro@crcc.it), puoi contattare lui per ulteriori informazioni.

· Sembra che qualcun altro si stia divertendo con vocabolari e

tabelle degli affissi, infatti c'è un secondo vocabolario sulla cui

qualità però non mi sbilancio, non conoscendolo. È possibile

recuperarlo all'URL

<http://www.mrg.dist.unige.it/~marco/ispell.html>.

· Inoltre anche un giretto per la Ispell Home Page <http://ficus-

www.cs.ucla.edu/ficus-members/geoff/ispell.html> non è una cattiva

idea.

 

 

 

6. TeX

 

 

TeX non è una applicazione specifica per Linux, anzi, forse è una

delle applicazioni utilizzabili nel maggior numero di sistemi... ma

d'altro canto TeX è una delle applicazioni piú usate, e ho quindi

ritenuto argomento ``critico'' il produrre documenti TeX correttamente

localizzati.

 

6.1. Un po' di teoria...

 

Il TeX è in pratica un linguaggio di programmazione. Scritto un file

in un determinato formato, si può compilare e quello che si ottiene è

un file ``oggetto'', ovvero un file intermedio, in un formato detto

DVI, ovvero DeVice Indipendent format, da cui si ottiene un file in

linguaggio per le stampanti, di solito un file PostScript.

TeX è un ottimo programma per l'impaginazione di libri. La sua nascita

nel grande mondo del free software lo ha velocemente indirizzato verso

le pubblicazioni tecniche, scientifiche ma anche quelle multilingue.

Inoltre permette una potente gestione degli indici e dei riferimenti,

nonchè estensioni per la gestione dei riferimenti bibliografici.

 

Un file sorgente di TeX è un file testo (come tutti i linguaggi di

programmazione) con delle istruzioni aggiuntive (che iniziano per

``\'') che spiegano al programma come organizzare l'output.

 

Come tutti i buoni compilatori, piano piano è stato dotato di

librerie, chiamate package che ne estendono le funzionalità. Le più

note sono il LaTeX, che definisce un insieme di stili tipografici per

fare libri, articoli e lettere, con tutti gli elementi importanti di

questi stili (titoli per libri e articoli, indirizzi per le lettere)

già predefiniti e pronti all'uso. Esistono poi parecchie estensioni

al LaTeX, le principali sono l'AMSLaTeX, che permette di ampliare di

molto la già completa gestione di equazioni matematiche del TeX (per

la cronaca, quasi tutti i libri di matematica in commercio sono fatti

in TeX) e Babel, che definisce la gestione di diverse lingue, anche

contemporaneamente sullo stesso documento.

Come per Linux stesso, di TeX ce n'è uno solo, ma visto che ha bisogno

comunque di librerie di font, programmi accessori... di distribuzioni

ce ne sono tante. Si prende in considerazione qui la distribuzione

teTeX.

 

 

6.1.1. Il formato del file

 

Un file TeX è composto da un preambolo che definisce lo ``stile'' con

cui è impaginato il testo e da un corpo, che comprende sia il testo

che le formattazioni. Il corpo è quello che va dal comando

\begin{document} al comando \end{document}, quello che c'è sopra è il

preambolo, mentre quello che c'è dopo viene ignorato.

Nel preambolo vengono definite:

 

 

Classe

(o Stile, in LaTeX2.09) Definisce lo stile del documento, ovvero

se deve essere un libro (book), lettera (letter), articolo

(article), ...

 

Opzioni

definisce sia le opzioni interne, ovvero quelle delle varie

classi (dimensione dei caratteri in punti, dimensione della

carta, ...), sia i pacchetti (package) o stili aggiuntivi

esterni, come il Babel stesso e il supporto per le accentate.

 

Altro

altre cose fanno parte del preambolo, come definizioni

aggiuntive e strutture particolari, ma che ai fini del nostro

studio sono inessenziali.

 

La definizione è quindi del tipo:

 

______________________________________________________________________

% Questo è il preambolo

% Questa è la definizione della classe e le sue opzioni

\documentclass[opz1, opz2, ...]{classe}

% Questo è il caricamento dei pacchetti e le loro opzioni

\usepackage[opz1, opz2, ...]{pacchetto1}

\usepackage[opz1, opz2, ...]{pacchetto2}

.

.

.

% Qui inizia il testo

\begin{document}

[...]

\end{document}

______________________________________________________________________

 

 

Si vede come nel LaTeX2e ci sia separazione logica tra le opzioni

dello stile, o classe, e dei pacchetti aggiuntivi, cosa preferibile

visto il proliferare di nuovi pacchetti e estensioni.

 

 

6.2. L'installazione TeX di Linux

 

Tutta l'installazione del TeX di Linux si trova in /usr/lib/texmf e

subdirectory.

 

 

6.2.1. Configurazione di teTeX

 

Per la configurazione di teTeX è sufficiente eseguire il programma di

utilità texconfig(1). Le voci da (eventualmente) modificare sono:

 

 

HYPEN

permette di modificare le tabelle di sillabazione attive:

selezionata questa opzione si entra automaticamente in un editor

(di solito vi(1)) ed occorre ``scommentare'' (eliminare il

carattere di commento ``%'') di fronte alla riga italian

ithyph.tex; dopo aver salvato il file ed essere usciti (con

[Esc] [:] [w] [q] [Invio] se si tratta di vi) vengono

automaticamente rigenerati i file di formato.

MODE

permette di scegliere la configurazione per la propria

stampante: ATTENZIONE che questo non configura la stampa vera e

propria, ma solo il modo di default con il quale vengono

generati i font da dvips; quindi scegliete come valore la

risoluzione maggiore che riuscite ad ottenere dalla vostra

stampante o da tutte le stampanti che usate con il vostro

computer

 

XDVI

permette di scegliere la dimensione di carta di default e fare

delle prove di stampa e di resa; è sufficiente scegliere

l'opzione ``a4''

 

DVIPS

permette di definire anche qui il formato della pagina, gli

offset sulla pagina stessa (zone di non stampabilità), il modo e

la stampante di default; permette di fare la stesa operazione

per un certo numero di stampanti addizionali

 

Alla fine di questa semplice operazione avrete la vostra installazione

di TeX perfettamente funzionante.

 

 

6.2.2. Configurazione delle altre distribuzioni di TeX

 

Per le altre distribuzioni di TeX presenti nelle vecchie distribuzioni

di Linux occorre al contrario del teTeX, editare e ricompilare a mano

i file di formato (piú o meno ;). Non è una operazione semplice,

troverete maggiori informazioni presso la documentazione allegata alla

vostra distribuzione di TeX.

 

 

6.2.2.1. NTeX

 

Una nota è da fare sulla distribuzione NTeX, che dalla versione 2.X.X

e successive (non quindi quella contenuta nelle vecchie slackware...)

contiene un programma di configurazione basato su una bella

interfaccia grafica in Tcl-Tk. All'uscita dall'interfaccia grafica si

ha un sistema TeX perfettamente funzionante e configurato,

sillabazione compresa.

C'è da dire che le distribuzioni non usano più NTeX, probabilmente

perché NTeX è cresciuta oltre modo (più di 160 MB, senza supporto per

il giapponese!). Il riassunto è che, almeno fino all'uscita di teTeX

1.0 (che non ho idea come sarà strutturato), NTeX rappresenta una

alternativa per esperti, che hanno bisogno di supporto per lingue poco

diffuse od oscure (da Stefano Miccoli).

 

 

6.2.2.2. teTeX di Slackware 3.3

 

Attenzione che il teTeX fornito con la Slack 3.3 ha un'imprecisione:

nel file italian.ldf di Babel devi definire a mano la traduzione per

la parola ``Dimostrazione'' che è lasciata all'inglese ``Proof'' (se

ti serve l'ambiente proof nei tuoi documenti) (da Enrico Cavalli).

6.2.3. La sindrome di Zio Paperone

 

La tabella di sillabazione italiana presente nelle distribuzioni

diverse da teTeX può essere vecchia o sbagliata. Cercate nelle

sottodirectory di /usr/lib/texmf il file hyphen.italian o ithyph.tex.

Se è già presente, controllate (è un file di testo, usate pure

less(1)!!!) che NON sia la tabella di sillabazione di G. Patergnani.

Questa soffre di quella che io scherzosamente chiamo ``sindrome di Zio

Paperone'', ovvero tende a mandare a capo malamente i suoi nipoti (qu-

i, qu-o, qu-a).

Altrimenti, se la tabella non esiste o è quella del Patergnani,

prendete il file aggiornati dai siti CTAN, uno per tutti

<ftp://ftp.dante.de/>.

 

 

6.3. Produzione di elaborati TeX ben localizzati

 

Ora, dopo tutte queste disquisizioni, abbiamo capito che c'è bisogno

di:

 

 

A4 Ovvero per stampare decentemente sulla nostra stampante.

 

InputEnc

Ovvero il supporto per le lettere accentate direttamente

all'interno del file LaTeX, per evitare di ricorrere a pesanti

sequenze di comandi.

 

Babel

Per il supporto della sillabazione italiana e di altre cose

simpatiche senza stravolgere completamente la configurazione del

TeX.

 

 

 

6.3.1. Stampa di testi in inglese

 

Piacerebbe avere l'opzione della dimensione del foglio A4 definita

direttamente a livello di TeX, visto che è il nostro standard. Questa

operazione, anche se possibile, è sconsigliata. In TeX la

formattazione di certi documenti dipende fortemente da margini e

dimensione della carta. Cambiare uno di questi parametri senza

rivedere il layout del documento potrebbe portare a delle emerite

schifezze (figure sovrapposte, ...). Quindi, se vogliamo stampare dei

testi in inglese, dobbiamo reperire i sorgenti in TeX, editare il

file, aggiungendo nel preambolo l'opzione:

 

______________________________________________________________________

\documentclass[opz1,opz2,...,a4paper]{classe}

______________________________________________________________________

 

 

e magari controllare con un previewer come ghostview, prima di

stampare, che l'output sia accettabile.

6.3.2. Composizione di testi in italiano

 

Se invece stiamo costruendo un nuovo testo, e vogliamo che tutto

funzioni alla perfezione, è sufficiente che il preambolo sia del tipo:

 

______________________________________________________________________

\documentclass[opt1,opt2,...,italian,a4paper]{classe}

\usepackage{babel}

\usepackage[latin1]{inputenc}

______________________________________________________________________

 

 

È bene mettere l'opzione ``italian'' come globale, visto che potrebbe

essere utilizzata da altri pacchetti.

Inoltre per un maggiore ordine nella sillabazione, e molti altri buoni

motivi (tra cui le guiellmots «») è bene adoperare anche un:

 

______________________________________________________________________

\usepackage[T1]{fontenc}

______________________________________________________________________

 

 

che permette di utilizzare i nuovi font ``ec'' in luogo dei vecchi

``cm'' di Knuth (da Lorenzo Maria Catucci).

 

 

 

6.4. Per maggiori informazioni

 

Se avete intenzione di stampare semplicemente dei file TeX, queste

conoscenze sono sufficienti.

Ulteriori informazioni possono essere reperite nella (nutrita!)

documentazione che viene allegata alla distribuzione teTeX, e che

potete trovare nella directory /usr/lib/texmf/doc oppure facendo

riferimento al teTeX HOWTO <http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/TeTeX-

HOWTO.html>, anche in versione italiana

<http://www.pluto.linux.it/ildp/HOWTO/TeTeX-HOWTO.html>.

Se invece avete intenzione di proseguire nella conoscenza del TeX,

sono consigliabili, in particolare, i libri:

 

· Donald Knuth, The TeXbook, Addison-Wesley, 1992

· Leslie Lamport, LaTeX User's Guide and Reference Manual, Addison-

Wesley, 1994

 

· Helmut Kopka, Patrick Daly, LaTeX Guide, Addison-Wesley, 1994

· AMS-LaTeX Version 1.1 User Guide, American Mathematical Society,

1991

· Norman Walsh, Making TeX Work, O'Reilly & Associates

· Tobias Oetiker, The not so short Introduction to LaTeX2e (or

LaTeX2e in 69 minutes)

ovvero il file /usr/lib/texmf/doc/latex/general/lshort2e.dvi, da

cui si impara piú che dal Lamport, risparmiando giorni di studio

(da Lorenzo Maria Catucci).

E in particolare in italiano...

 

· Gianni Gilardi, Il TeX, Introduzione al linguaggio e complementi

avanzati, Zanichelli/Decibel

· Claudio Beccari, LaTeX, Guida ad un sistema di editoria

elettronica, Hoepli Milano

· Marc Baudoin, Impara LaTeX!,

<http://yamaha.cefriel.it:8080/~cannarsi/documents.html>

Si tratta di una traduzione di ``Apprends LaTeX!'', realizzato da

Marc Baudoin e in uso in numerose scuole francesi nonchè in vari

laboratori di ricerca. Ha il pregio, oltre all'essere di libero

dominio e in italiano, di permettere un apprendimento molto rapido

di Latex e cominciare da subito a scrivere i propri documenti, come

l'autore ed io abbiamo avuto modo di constatare dal 94 (prima

versione) ad oggi presso l'Ecole nationale superieure de techniques

avancees.

È anche possibile scaricare la versione PostScript al sito:

<ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/ildp/misc/impara_latex/>.

· Davide G. M. Salvetti, TEX.ITA FAQ,

<http://space.tin.it/io/dsalvett/TeX-FAQ/TeX-FAQ.html>

Sono le FAQ dell'area UNIX.ITA di rete FidoNet, una ottima FAQ e un

buon punto per iniziare successive ricerche.

· Esiste anche questo link,

<http://www.fi.infn.it/pub/tex/doc/html/latex.html>, anche se non

ho avuto modo di vederlo e valutarne la qualità.

 

 

 

7. Siamo in Europa, bellezza!

 

Il che comporta che a breve dovremmo ``scalciare'' via dalla tastiera

e dai nostri font alcune simboli per fare spazio ai nuovi arrivati (il

simbolo dell'euro e dei centesimi di euro, in particolare).

Già che c'erano, sembra si stiano mettendo d'accordo (a livello di ISO

<http://www.iso.org/>, International Standard Organization) per fare

un unico font che vada bene a tutte le nazioni europee, comprese

quelle che dovrebbero entrare a breve. Si vocifera di un nuovo font

ISO-8859-15 (soprannominato Latin0), e quindi è probabile che tra un

po' toccherà cambiare tutto...

Ma noi aspettiamo fiduciosi! ;)

 

7.1. Per maggiori informazioni

 

Questa sezione dovrebbe espandersi sempre piú, nei prossimi anni; per

ora non mi sbilancio e lascio solo dei riferimenti ad altri documenti.

 

 

· Si possono trovare informazioni sul nuovo font ``europeo'' all'URL

<http://www.iso.ch/cate/d29505.html>.

· Altre informazioni sui set di caratteri e affini possono essere

recuperate all'URL <http://czyborra.com/charsets>.

· Per il TeX appaiono i primi font con il simbolo, basta dare una

occhiata a <ftp://ftp.dante.de/tex-archive/fonts/euro>.

 

 

8. TimeZone

 

La TimeZone, ovvero il fuso orario corretto per l'Italia è GMT-1

d'inverno e GMT-2 d'estate, ovvero GMT-1 per l'ora solare e GMT-2 per

l'ora legale. Oppure MET o CET (Middle o Central Europe Time), che in

aggiunta fanno anche il passaggio automatico ora legale/ora solare.

Notare che MET è il vecchio nome caduto in disuso, e non dovrebbe

essere usato.

Ogni distribuzione ha il suo programmino per definire la timezone in

maniera automatica. In Debian solitamente viene chiesto in fase di

installazione, e non si può sbagliare (l'unica opzione utilizzabile è

Europe/Rome, evidentemente, e per fortuna, in Debian sono impermeabili

alle ultime mode secessioniste ;).

Di solito negli ambienti UNIX si preferisce impostare l'ora del CMOS a

GMT e quindi avvisare clock(1) di questo con l'opzione ``-u ''; questo

però di solito entra in conflitto con la gestione dell'ora di Windows,

che invece insiste a modificare brutalmente l'ora CMOS.

Vedete voi cosa è meglio fare, Debian in fase di installazione chiede

quale delle due modalità usare di default e configura di conseguenza.

Come sempre man clock per saperne di piú.

 

 

8.1. Q: ma perché Linux mi ha sbagliato il passaggio di fuso?!

 

Faccio notare che nel '96 sono cambiate le regole per la

determinazione del passaggio ora legale/ora solare. Le nuove regole

dovrebbero essere presenti nelle nuove distribuzioni, o comunque

reperibili in rete.

 

8.2. Q: ma perché ho l'ora impostata a CEST?

 

Perché è estate, CEST sta per ``Central Europe Summer Time''. O

meglio, è in vigore l'ora legale, ma è piú bello pensare all'estate!

 

 

9. Documentazione

 

 

 

9.1. Pubblicazioni offline (su carta... ;)

 

Questa vuole essere una piccola bibliografia per chi inizia a

conoscere Linux.

Per l'utente medio sono più che sufficienti i testi liberamente

reperibili in rete, come i libri del LDP e gli HOWTO. Per un utente

più attento può essere utile un approfondimento, anche perché buona

parte degli argomenti su Linux riguardano UNIX in generale, come

l'amministrazione di sistema, la gestione di una rete e via dicendo.

Ho rimosso la bibliografia in inglese, questo perché la sentivo poco

consona a questo HOWTO; e poi oramai non è cosí difficile trovare un

buon testo su UNIX/Linux in Italiano. Se siete alla caccia di una

buona bibliografia su UNIX potete dare una occhiatina alla FAQ

dell'area di discussione di FidoNet UNIX.ITA nel sito

<http://www.fidoitalia.net/echo/faq/unix/indice.htm>, oppure se

cercate riferimenti a tutti i libri su Linux potete dare una occhiata

anche a <http://www.psci.net/~dbklem/books.html> o anche a

<http://shell.nanospace.com/~markst/linux/>.

Difficile fare invece un ``censimento'' di tutto il materiale

reperibile in rete. Ho cercato, soprattutto, di mettere le fonti di

informazioni più importanti, o quelle più vicine a noi.

Questo elenco non aspira a essere completo, tutt'altro. Come sempre

sono felicissimo di ricevere suggerimenti, correzioni e aggiunte.

 

 

9.1.1. Libri

 

 

· D. A. Tauber, Guida a Linux, McGraw-Hill Italia, ISBN:

88-386-3406-8.

Contiene un CD-ROM.

· Giuseppe Zanetti, LINUX - il sistema operativo free software per

personal computer 386/486, edizioni Libreria Progetto, Padova,

1996.

Poco più di 300 pagine, simpatica copertina a colori col logo di

Linux creato da Rohde-Hass. Se volete contattare l'autore, scrivete

a beppe@freddy.iperv.it.

Ne è uscita una nuova versione che ho solo visto di sfuggita, ma

che è visibilmente piú grossa della precedente; infatti è stato

aggiunto un corposo capitolo sul TCP/IP.

 

· Luca Righi, LINUX, Jackson, 1996.

Contiene un CD-ROM.

· Naba Barkakati, I segreti di Linux, Apogeo, 1996, 800 pp., ISBN:

88-7303-191-9.

Contiene un CD-ROM con Linux Slackware 3.0 e altre utility.

 

· Richard Petersen, Guida completa a Linux, McGraw Hill, 1996, 721

pp.

È una guida completa completa! In allegato CD-ROM con distribuzione

RedHat e Caldera Network Desktop. ;-) (da Daniele Sanna)

· Baffa, Calculli, Internet: manuale avanzato.

Un buon libro che, a dispetto del titolo, parla quasi solo di

Linux, e include un CD-ROM con la distribuzione Slakware. (da

Gianni Comoretto)

· Olaf Kirch, Linux guida per l'amministratore di rete, Jackson

Libri.

É la traduzione del libro O. Kirch, Linux Network Administrator's

Guide, O'Reilly & Associates. Eccezionale. (da Ermenegildo Colpo)

· M.Welsh, L.Kaufman, Il Manuale di Linux, Jackson Libri.

Traduzione del ``Running Linux'' di Welsh-Kaufman (da S. Crespi

Reghizzi)

· Progetto ILDP, Linux HowTo, Apogeo, 1996, pp 960, ISBN

88-7303-317-2.

I piu' importanti Howto di Linux interamente in italiano, tradotti

(buona parte) e revisionati (tutti) dal gruppo Pluto.

· David Pitts, RedHat Tutto e Oltre, Apogeo e SAMS Publishing.

Il libro fornisce informazioni su tutto ciò che è il pacchetto

Linux e suoi svariati utilizzi, trattando dettagliatamente tutto

ciò che riguarda la reti ed internet in particolare. Consigliato a

chi si avvicina a Linux per la prima volta, ed anche ai più

esperti, per la precisione e la completezza con cui vengono

trattati i vari argomenti, a mio giudizio un ottimo manuale di

riferimento. Il linguaggio è di facile comprensione, aiutato da

esempi e parti di codice ben spiegate (da Osvaldo Tulini).

· Witherspoon, Hall, Linux For Dummies, Apogeo.

Linux For Dummies è al contrario un ottimo testo che spiega, in

termini semplici e con un ``piglio'' tipicamente da bigino (chi non

ne ha mai usato uno a scuola?), tutto quello che c'è da sapere per

far funzionare il sistema operativo in maniera decente. L'utente

inesperto, che grazie a quel libro riuscirà a muoversi da solo nel

sistema operativo, potrà poi approfondire gli argomenti più

delicati (da Paolo Besser).

· Linux For Dummies - Espresso, Apogeo.

Veloce prontuario per le operazioni piú semplice e frequenti (da

Fabio).

 

9.1.2. Riviste

 

Sono ormai molte le riviste di informatica che hanno una rubrica fissa

su Linux o che distribuiscono dei CD con materiale Linux; molto spesso

è il metodo piú semplice per venire in possesso di un CD con Linux.

Non sono abbonato a nessuna di queste riviste, quindi le informazioni

che sono qui presenti sono, per forza, approssimative; ricevo

volentieri, quindi, integrazioni.

 

· Dev, Infomedia <http://www.infomedia.it>.

Ha una rubrica fissa o comunque pubblica in ogni numero articoli su

Linux, oltre a CD (da Marco d'Itri).

· Login, Infomedia <http://www.infomedia.it>.

La rivista esiste da circa due anni e mezzo, e ogni anno pubblicano

3 cd, di cui uno è sempre dedicato ad una distribuzione Linux (da

Marco Marongiu).

· Computer Programming, Infomedia <http://www.infomedia.it>.

Spesso sono presenti articoli che trattano problemi di

programmazione sotto Linux/UNIX.

 

· MC MicroComputer, Technimedia.

Da sempre ha avuto ``l'AngoLinux'', ora la rubrica è stata ampliata

(da Dario Burnelli).

· Computer Shopper.

È in edicola una nuova rivista (COMPUTER SHOPPER, in italiano)

nella quale scrivo ogni mese una rubrica tutta per Linux (dovrebbe

partire da zero con l'installazione per trattare via via argomenti

piú tecnici).

Se qualcuno l'ha avuta tra le mani, sappia che sono sempre

interessato a ricevere commenti e soprattutto critiche sui pezzi

(da Ubi, ubi@srd.it).

· Inter.Net.

Pubblica spesso CD con distribuzioni Linux e altre cose che è un

po' difficile reperire altrimenti.

· IoProgrammo <http://gol.diemme.it/ioprogrammo>.

Idem a sopra, ogni tanto pubblica CD con materiale Linux.

· PC Inter@ctive, Mondadori Informatica.

Abbiamo iniziato a dedicare uno spazio fisso a Linux sul nostro

giornale: un esperimento, vediamo un po' le reazioni dei lettori

(da Marco Mazzei).

· PC Action, Xenia On Line.

Scrivo sulle riviste del gruppo Xenia Edizioni da molti anni ormai

e, dopo mesi di trattative e rimandi, sono finalmente riuscito ad

``accaparrarmi'' un po' di spazio su PC ACTION e sul relativo CD da

dedicare a Linux.

Ogni suggerimento è ovviamente ben accetto, mandatemelo per favore

alla casella di posta personale paolone@besser.it (da Paolo

Besser).

 

 

9.2. Pubblicazioni online

 

All'inizio c'era il nulla. Poi pian piano, i volenterosi, hanno

cominciato a pubblicare delle FAQ (ovvero a raccogliere le domande

fatte più spesso in modo che non siano più poste...). Da questo

stadio poi è partito un vero e proprio ``progetto editoriale'' su

Linux.

Ora, dopo parecchi anni, il ``panorama'' editoriale online su Linux è

ricco e ben organizzato; punto di riferimento è LDP, ovvero Linux

Documentation Project, il progetto internazionale di documentazione su

Linux che ha realizzato un grande numero di documenti, dai veloci

mini-HOWTO, ai seri HOWTO, fino a veri e propri libri come le guide.

Tutto il materiale LDP è liberamente reperibile in rete. Il sito

madre, come per molto altro materiale Linux, è sunsite

<http://sunsite.unc.edu/>. Più precisamente il materiale è disponibile

in versione HTML online all'indirizzo <http://sunsite.unc.edu/LDP/>,

e negli altri formati all'url

<ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/docs/>. Molti siti, anche italiani,

fanno il mirror di sunsite; ne trovate alcuni in fondo a questo HOWTO.

 

 

 

9.2.1. Italian Linux Documentation Project

 

Con molta fantasia si chiama ILDP, ovvero Italian Linux Documentation

Project il progetto, lanciato dal gruppo Pluto, di tradurre gli HOWTO.

Partiti da questa idea iniziale, si è poi fatto molto di piú arrivando

a tradurre le guide e perfino a creare dal nulla ottima

documentazione.

 

· Sono stati tradotti un buon numero di HOWTO e ormai si è nella fase

di ``mantenimento'' del materiale tradotto. Il progetto ILDP

comunque cerca volontari per tradurre e mantenere aggiornati gli

HOWTO.

Se vuoi collaborare, contatta il coordinatore Giovanni Bortolozzo

(borto@pluto.linux.it).

· Sono state tradotte una quantità consistente di manpage, e anche

qui si è ormai nella fase di mantenimento, almeno per quanto

riguarda le sezioni ``critiche'' (1, user commands).

Anche qui se vuoi collaborare contatta Alessandro Rubini

(rubini@pop.systemy.it).

· Sono state tradotte la Guida dell'Utente

<http://www.pluto.linux.it/ildp/guide/GuidaUtente> e si sta

lavorando sulle altre guide, che trovate su

<http://www.pluto.linux.it/ildp/guide>.

· È stata creato ex-novo ``AppuntiLinux''.

Per collaborare puoi inoltre iscriverti alle ``liste di discussione'',

in particolare ``it'' e ``pluto-ildp''.

Tutto il materiale tradotto è reperibile online all'indirizzo

<http://www.pluto.linux.it/ildp/> e negli altri formati all'indirizzo

<ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/ildp/>, o comunque in uno dei numerosi

mirror di questo sito che stanno nascendo come funghi.

 

 

9.2.2. AppuntiLinux

 

AppuntiLinux <http://www.pluto.linux.it/ildp/AppuntiLinux/index.html>

è un ottimo esempio di documentazione autoprodotta, e rappresenta un

testo da consigliare vivamente a chi si avvicina per la prima volta a

Linux, visto che si configura come un ``corso'' che aiuta a muovere i

primi passi in Linux.

Potete trovare AppuntiLinux negli altri formati

<ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/ildp/AppuntiLinux> a questo URL.

9.2.3. Riviste/fanzine

 

Sono riviste elettroniche (fanzine, da fan+magazine, giornaletti

autoprodotti ``in casa'') di ottima qualità (mediamente), ed alcune

con una consolidata tradizione alle spalle.

 

· PLUTO Open Journal, Pluto User Group.

Il PLUTO Open Journal è una rivista interamente in italiano e

completamente gratuita. La rivista tratta argomenti inerenti Linux

ed è completamente fatta da volontari di tutta Italia.

È consultabile on-line all'indirizzo URL:

<http://www.pluto.linux.it/journal> e tutti i mirror PLUTO. È

reperibile anche in versione .tar.gz per una comoda lettura off-

line all'url <ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/pluto/journal> oppure

(con una settimana di ritardo ;) in f'req al nodo FidoNet

2:333/1016 (con estensione .tgz invece che .tar.gz per

compatibilità con i sistemi DOS.

· Linux Gazette Edizione Italiana, LUGBari.

LGEI, come tradisce il nome, è una fanzine su Linux in italiano che

contiene per la maggior parte (ma non solo) articoli che sono una

traduzione di quelli della Linux Gazzette statunitense.

È reperibile all'URL <http://www.officine.it/lgei/>.

· LinuxFocus.

All' URL <http://mercury.chem.pitt.edu/~angel/LinuxFocus> potete

trovare l'edizione italiana del magazine on-line ``LinuxFocus'' (da

Seipse).

· AscoLinux Journal, LUG Ascoli.

Il LUG Ascoli ha pubblicato sul Web il proprio giornale all URL

<http://www.rinascita.it/ascolinux>. Trattasi di AscoLinux

Journal, una raccolta di articoli scritti in maniera molto

``leggera'' (con contenuti elementari, direi) da noi per far

avvicinare i concittadini alle iniziative del LUG. L'idea che

vogliamo realizzare è quella di fare in modo che la gente, anche se

non esperta di informatica, possa capire che cosa è possibile fare

con linux, e in che modo si può fare!

· LinuxValley Journal, LinuxValley.

Altra fanzine, nata dallo scisma all'interno di LGEI; è reperibile

all'URL <http://www.linuxvalley.com/lvj>.

 

 

 

9.3. Distribuzioni in Italiano

 

Ebbene sí, si può cominciare a parlare di distribuzioni in Italiano!!!

Ma sfogo la mia amarezza dicendo che solo Debian ha un approccio

``serio'' alla localizzazione di una distribuzione... Mentre Debian

ha creato un gruppo per l'internazionalizzazione e da questo dei

gruppi locali uno per ogni lingua, e sta cercando di fornire una

localizzazione completa (programma di installazione, documentazione,

cataloghi dei programmi, vocabolario per ispell, ...) le distribuzioni

commerciali spesso considerano ``distribuzione in Italiano'' una

distribuzione in inglese, con localizzazione mancante o non

funzionante, il programa di installazione con le descrizioni dei

pacchetti in italiano e un manuale (sempre di installazione) in

italiano.

Contando che tutto il materiale italiano inserito in Debian è PLUTO o

GNU, non c'è scusante a questa, per me barbara, politica...

 

· Slackware, Infomagic <http://www.infomagic.com/>.

pubblica in Italia un cofanetto con dei CD che ha la copertina in

Italiano, e mi sembra il (breve) manualetto di installazione

all'interno pure. Non so che cosa ci sia in italiano oltre a

queste cose, e chiedo conferme.

· Debian, Debian <http://www.debian.org/>.

Oltre alla Debian ``pulita'', che già contiene molte cose in

Italiano (manpage, gli HOWTO, i PlutoJournal e il vocabolario per

ispell), da una collaborazione tra ProSA S.r.L

<http://www.prosa.it> e Athena S.r.L <http://www.mondolinux.com> è

nata ``Athena Debian 2.0 Linux - powered by ProSA'', una Debian 2

con installazione parzialmente semplificata e in italiano, che

verrà commercializzata con una copia su carta degli

``AppuntiLinux''.

Per maggiori informazioni fate riferimento ai due URL qui sopra.

· Caldera, Caldera Inc. <http://www.caldera.com/>.

tra poco dovrebbe uscire una versione di Caldera Open Linux Base

con installazione e manuale in italiano, e tra un po' dovrebbe

essere prodotto un corso interattivo (tutorial) in italiano.

· SuSE, SuSE <http://www.suse.com/>.

Dopo la mitica Debian Pluto in Italiano è uscita la prima

distribuzione commerciale in Italiano si tratta della ormai famosa

SuSE 5.2 (falso, la prima è la Caldera, ndr). Mi è arrivata ieri e

ho prontamente installato, naturalmente il supporto italiano è

limitato all'installazione e al sistema di gestione denominato

Yast. Ci sono dei curiosi errori di traduzione, ma mai quanti

quelli di sistemi piú blasonati quali AIX (hard disk = disco duro

:-) (da Gabriele Paciucci).

Ha un manuale in Italiano un po' ridotto (spiega l' installazione e

poco altro), e poi c'è la guida completa in Inglese che ti spiega

tutti i perché e i per come. (da un anonimo S.u.S.E. Linux 5.1

User).

 

 

9.4. Altro materiale in Italiano

 

 

9.4.1. Fortune in Italiano

 

Esiste una collezione di ``fortune'' in italiano; le fortune sono

frasi che vengono stampate automaticamente nella fase di login dal

programma fortune(1).

 

Maggiori informazioni si possono avere al sito

<http://www.pluto.linux.it/~zuse/fortune.it> o scrivendo all'autore

Andrea `Zuse' Balestrero <mailto:zuse@pluto.linux.it>.

 

 

9.4.2. Linux FAQ

 

Con questa guida mi propongo di riunire all'interno di un unico

documento in Italiano, informazioni che possano essere utili a coloro

che vogliono avvicinarsi a questo ottimo sistema operativo e nello

stesso tempo fornire delle notizie che possano essere utilizzate dai

system integrator per giustificare la scelta di Linux all'interno di

un'azienda.

Una versione piú o meno aggiornata di questa guida è disponibile nei

newsgroup it.faq e it.comp.linux e su

<http://www.pluto.linux.it/ildp/FAQ> (da Marco Iannacone).

 

 

 

10. Linux in Italia

 

 

Questo spazio vuole essere un tentativo di censimento della realtà

Linux in Italia, un tentativo perché questa è una realtà in

velocissimo movimento...

 

10.1. Associazioni, gruppi di utenti

 

Il mondo Linux in Italia sta subendo una crescita impressionante, cosa

che stupisce anche noi che... in queste cose ci crediamo!

Oltre a ILS (che è una associazione vera e propria, con statuto,

assemblea e quota associativa) e il PLUTO (che è il gruppo piú noto e

attivo, gruppo che coordina le ``traduzioni'' e pubblica il

``PlutoJournal'' tra le altre cose...) esistono una miriade di LUG

locali sparsi per tutta Italia...

 

10.1.1. PLUTO

 

Il Pluto, definito recursivamente come ``Pluto Linux/Lumen Utentibus

Terrarum Orbis'', è nato nel 1992 per iniziativa di alcuni studenti e

professori di Informatica dell'Università di Padova.

Da allora il Pluto è cresciuto in maniera esponenziale estendendosi su

tutto il territorio nazionale ed oltre, e costituisce il piú grande ed

attivo LUG (Linux User Group) di lingua Italiana.

Lo scopo del Pluto è di diffondere l'uso del Sistema Operativo Linux

attraverso l'opera volontaria e non retribuita dei suoi membri/soci.

Per conseguire il suo scopo, il Pluto:

 

· Sostiene e diffonde lo sviluppo del Software Free e della sua

filosofia.

· Produce, traduce e diffonde la documentazione di Linux in lingua

Italiana.

· Promuove corsi, dimostrazioni e manifestazioni per favorire la

conoscenza di Linux.

Ogni utente di Linux, senza restrizioni alcune, che si impegni a

partecipare attivamente allo scopo del Pluto, diviene per questo

membro del Pluto.

Il Pluto è una organizzazione ``virtuale'' che vive in uno o piú siti

connessi ad Internet. La comunicazione tra i membri avviene

primariamente attraverso i mezzi elettronici messi a disposizione

dalla sede, il newsgroup Usenet it.comp.linux.pluto, le mailing list

pluto-*, canali IRC, pagine del World Wide Web, ecc.

Maggiori informazioni possono essere reperite alle pagine ufficiali

del PLUTO all'indirizzo <http://www.pluto.linux.it/>.

 

 

10.1.2. ILS

 

ILS è un'associazione culturale senza fini di lucro, che ha fra i suoi

scopi primari la diffusione della cultura informatica in tutte le sue

forme, con una particolare attenzione per il mondo del free software

in generale e del software che viene rilasciato sotto la GNU General

Public License. ILS è composta da tutti coloro che volontariamente e

senza percepire alcun profitto mettono a disposizione il proprio

tempo, le proprie capacita e le proprie risorse al fine di realizzare

una comunità virtuale basata sulla cultura informatica/telematica. ILS

offre ai Soci i servizi di Internet e-mail e Usenet News, che sono

compresi nella quota associativa annua di Lire 50.000. Per maggiori

informazioni chiamare la BBS della ILS al numero 019-862349, oppure

mandare una mail a info@linux.it.

Si può anche fare riferimento per maggiori informazioni a

<http://www.linux.it/>.

 

 

10.1.3. Altri LUG locali

 

Esiste la mappa italiana dei LUG <http://www.linux.it/LUG>, ovvero

delle pagine che contengono riferimenti a tutti i LUG nati qua e la in

Italia.

Consiglio a tutti quelli che hanno creato un LUG, o che ne hanno

l'intenzione, di chiedere al manutentore (Lindo Nepi,

ascoli@ascu.unian.it) di essere aggiunti a questa mappa. Consiglio

inoltre di iscriversi alla lista ``nuovi-lug'' per il coordinamento

tra LUG e per lo scambio di esperienze, trovate le informazioni nella

sezione dedicata alle ``liste di discussione''.

 

 

 

10.2. Aree di discussione pubbliche

 

 

 

10.2.1. Newsgroups

 

 

 

comp.os.linux*

Ovvero I newsgroup su Linux. Ultimamente sono diventati

supertrafficati, e la qualità non è esaltante (per la maggior

parte si cercano rimedi per qualche pezzo di hardware che non

funziona). Da seguire assolutamente comp.os.linux.announce, che

``lancia'' tutti i nuovi software per linux.

 

it.comp.linux

Newsgroup italiano ufficiale su Linux. Valgono i discorsi fatti

per la precedente gerarchia, con l'aggiunta della disponibilità

tutta italiana (e in italiano) ad aiutare chi si affaccia per la

prima volta nel grande mondo Linux.

 

it.comp.linux.pluto

Gli argomenti trattati dovrebbero essere attinenti a tutto ciò

che riguarda il gruppo PLUTO.

 

it.comp.linux.setup

Discussioni sulla configurazione e installazione di un sistema

Linux.

 

it.comp.linux.annunci

Annunci importanti per la comunità Linux italiana.

 

 

 

 

10.2.2. Mailing List

 

Le mailing list sono dei luoghi virtuali in cui è possibile

confrontarsi e discutere, un po' come i newsgroup. Quello che

veramente li distingue da questi è il fatto che è possibile avere un

controllo piú stringente sull'accesso, e quindi evitare maggiormente

il rumore di fondo.

 

Per iscriversi a queste liste è sufficiente mandare un messaggio

all'utente ``majordomo'' dell'indirizzo a cui appartengono le liste e

inserire nel corpo del messaggio una riga con:

 

______________________________________________________________________

subscribe nomelista email

______________________________________________________________________

 

 

dove ``nomelista'' è il nome della lista (quello che c'è a sinistra

del simbolo ``@''), e ``email'' il vostro indirizzo email.

 

 

 

pluto-amiga@pluto.linux.it

Linux e m68k, ovvero Linux su Mac, Atari, Amiga...

 

pluto-arch@pluto.linux.it

coordinamento progetti amiga, i386 e Sparc

pluto-devel@pluto.linux.it

i Pluto Developers, ovvero lista in cui si discute sul free

software e si sviluppa free software

 

pluto-fido@pluto.linux.it

Linux e il mondo della FidoTech, ovvero come mettere su una BBS

sotto Linux e conquistare il mondo (della FTN)

 

pluto-humor@pluto.linux.it

per discussioni poco serie

 

pluto-i386@pluto.linux.it

Linux su macchine PC, per ora discussioni su cosa far fare al

proprio PC con linux...

 

pluto-ildp@pluto.linux.it

maliling list ufficiale del progetto ``ILDP''; occorre

iscriversi a questa lista se si ha l'intenzione di tradurre

qualche HOWTO o documento simile.

 

pluto-journal@pluto.linux.it

lista di coordinamento/redazione virtuale del ``Pluto Open

Journal''

 

pluto-meeting@pluto.linux.it

per organizzare il meeting pluto

 

pluto-ong@pluto.linux.it

Linux on the world, ovvero linux come strumento di networking a

basso costo per i PVS

 

pluto-sparc@pluto.linux.it

Linux su Sparc

 

pluto-soci@pluto.linux.it

per tutti i soci pluto; questa lista è volutamente diffusa sotto

altre forme in diversi net amatoriali e anche altro per

permetterne la massima accessibilità.

 

pluto-scical@pluto.linux.it

Linux e calcolo scientifico

 

it@li.org

lista per l'Italia del progetto ``Linux International'';

occorre iscriversi qui se si ha l'intenzione di tradurre qualche

catalogo di messaggi, oppure qualche programma GNU

 

ispell-it@arci01.bo.cnr.it

lista per la produzione di un vocabolario in italiano per

``ispell''

 

Per queste altre, che utilizzano il software SmartList, occorre invece

mandare un messaggio all'indirizzo della lista con un ``-request''

aggiunto prima del segno ``@'', e inserire nel corpo del messaggio una

riga con un semplice:

 

______________________________________________________________________

subscribe

______________________________________________________________________

 

 

 

 

scuola@linux.it

Linux e il mondo della scuola

 

com@linux.it

Linux e il mondo commerciale. Questa mailing list è per tutte le

ditte che vendono prodotti per Linux, consulenza su Linux,

sistemi Linux e cose simili.

 

linux-isp@linux.it

Uso di Linux da parte di provider e simili.

 

debian-it@linux.it

doppione locale della precedente

 

nuovi-lug@linux.it

Lista di coordinamento tra i LUG Italiani, e non solo per quelli

nuovi (come sembra dire il nome).

 

debian-italian@lists.debian.org

lista ufficiale degli utenti Debian italiani

 

linux-italia@lists.cosmos.it

Lo spirito della Mailing List è molto differente dal solito

accademico ``RTFM'' (Read The Fucked Manual): a ogni domanda una

risposta. Chi non sa chiede, chi sa mette a disposizione degli

altri le proprie conoscenze.

 

Infine per queste occorre mandare un messaggio all'utente ``listserv''

del dominio a cui appartengono le liste e inserire nel corpo del

messaggio una riga con:

 

______________________________________________________________________

subscribe nomelista Nome Cognome

______________________________________________________________________

 

 

dove ``nomelista'' è il nome della lista (quello che c'è a sinistra

del simbolo ``@''), e ``Nome Cognome'' il vostro nome e cognome.

 

 

linux-it@nis.garr.it

Mailing list generale su linux.

 

10.2.3. FidoNet

 

FidoNet è la mamma di tutte le reti in tecnologia (appunto) FidoNet,

ed è la piú grossa rete amatoriale oggi esistente; veicola delle aree

di discussione che sono, ai fini pratici, equivalenti ai newsgroup

come tecnologia, ma molto piú simili alle mailing list come qualità

dei contenuti.

Per maggiori informazioni vi rimando a <http://www.fidoitalia.net/>

oppure alle aree locali di ogni buona BBS.

 

 

UNIX.ITA

L'area UNIX.ITA tratta di tutto quello che riguarda i sistemi

operativi *IX, sia come filosofia generale che come applicazione

a sistemi particolari, compresi - ma non limitati a - AIX, A/UX,

Coherent, ESIX, Interactive, Linux, Minix, NetBSD, SCO-UNIX,

SunOS, Ultrix, Xenix. È tollerato anche parlare dei vari

pacchetti software che storicamente sono associati all'idea di

``ambiente aperto'', e che sono disponibili in sorgente, come ad

esempio i programmi GNU. In via sperimentale, è permesso parlare

di programmazione di rete Unix (leggasi socket, RPC e simili).

L'area UNIX.ITA non tratta di TeX (esiste l'area TEX.ITA al

proposito) e soprattutto non tratta di ``Internet at large'' e

affini. Per queste tematiche esiste l'area COMMS_RETI.ITA. Si

invitano gli abituali frequentatori di UNIX.ITA a non rispondere

in quest'area ai messaggi di questo genere: molto meglio una

risposta in matrix comprendente anche l'invito a linkare l'altra

area in questione. La parte di Internet che riguarda l'area

comprende essenzialmente i server http (non i lettori) e i

protocolli http, ftp e simili (non HTML).

Moderatore: Marco d'Itri, Fidonet: 2:332/206.10, md@linux.it

 

 

TEX.ITA

I temi della conferenza sono il linguaggio per la creazione di

documenti TeX (con l'estensione LaTeX) ed il linguaggio per la

creazione di font METAFONT, che a TeX è direttamente correlato.

SGML, che è, a titolo sperimentale, ammesso come tema di

discussione in area (HTML escluso a meno di autorizzazione) e

sulla possibilità di discutere di applicazioni correlate a

(La)TeX, ad esempio AUC TeX e cosi` via.

Moderatore: Paolo Cascini, FidoNet: 2:332/101.12,

laurgeo@udini.math.unifi.it

 

 

COMMS_RETI.ITA

Qui si tratta di reti geografiche e metropolitane, dei loro

contenuti, strumenti protocolli e modalità di accesso.

L'argomento può portare facilmente, data la natura della

principali di queste reti, internet, a parlare di sistemi UNIX.

Si ricorda che per questo argomento esiste un'area nazionale

apposita. Anche per la discussione sulle reti locali esiste

un'altra area dedicata. Si invitano gli utenti a scrivere qui

solo di reti geografiche e metropolitane e a spostare in matrix

ogni comunicazione non attinente il soggetto della conferenza

(ringraziamenti, saluti, insulti e divagazioni). Qualora un

nuovo utente ponga una domanda a cui si è già più volte risposto

in area o/e di cui si ritiene nota ai frequentatori la risposta,

si prega di soddisfarne la richiesta in matrix e di inviare,

sempre per questa via, copia della risposta al moderatore che

provvederà a inserirla nelle FAQ dell'area (è un buon

proposito).

Moderatore: Federico Baraldi, Fidonet: 2:332/414.6,

Federico.Baraldi@p6.f414.n332.z2.fidonet.org

 

PLUTO.ITA

I Plutini in FidoNet

Questa lista vuole essere punto di incontro dei soci PLUTO in

FidoNet, ed infatti è posta in gateway con la lista pluto-

soci@pluto.linux.it.

 

UNIX_BBS.ITA

Linux alla conquista delle BBS

In quest'area si dovrebbe discutere dell'uso di UNIX (e quindi

Linux) come software di BBS/gate.

 

LINUX_BBS

Linux alla conquista delle BBS (internazionale)

Idem a sopra, solo che quest'area è internazionale, e sta già

producendo FAQ a manetta.

 

LINUX

International LINUX Conference

Area internazionale ufficiale su Linux. Niente di speciale, a

parte il fatto che si leggono i messaggi provenienti da Sud

America e Giappone qualche settimana dopo che sono stati

spediti...

 

UNIX

International UNIX Conference

Idem a sopra.

 

SPUTNIK.500

Area del LUG Siciliano

Area locale all'HUB 500 (Sicilia) su Linux creata appositamente

come area di supporto per il gruppo SPUTNIK.

 

 

 

10.2.4. PNet

 

Rete ``alternativa'' a FidoNet, piú piccola (è solo nazionale) ma non

meno tecnicamente preparata.

Per maggiori informazioni vi rimando a <http://www.retepnet.it/>.

 

 

 

 

P_UNIX

Linux, Unix e affini

Discussioni sul sistema operativo Linux (software, hardware,

compatibilità, sorgenti, etc) e confronto con altri sistemi

operativi Unix-like

 

P_PLUTO

PLUTO in PNet

gate con la mailing lists pluto-soci@pluto.linux.it

 

P_PLFTN

PNet, PLUTO e le BBS UNIX

gate con la mailing lists pluto-fido@pluto.linux.it

 

 

 

 

10.2.5. EuroNet

 

 

 

COMEON_LINUX.ITA

Area di supporto ComeOn Linux!

Per i suoi attivisti e per quanti vogliano collaborare.

 

 

 

 

10.2.6. PeaceLink

 

Rete amatoriale ecopacifista, membro APC. Per maggiori informazioni

si può vedere <http://www.peacelink.it/>.

 

 

 

PCK.PUB.PEACELINK_ARC

Supporto tecnico PeaceLink

non è proprio un'area dedicata a Linux, ma è l'area di supporto

tecnico tra gli utenti di PeaceLink e Linux è il sistema

operativo ufficiale di rete e associazione PeaceLink.

 

 

 

10.2.7. ScoutNet

 

Rete del movimento scout mondiale, maggiori informazioni si possono

trovare al sito <http://www.scoutnet.org/>.

 

 

LINUX.GSI

Il Gruppo Sperimentazione Informatica e Linux

area del GSI per le discussioni sull'applicazione di Linux nelle

attività scout.

 

 

 

10.2.8. Rete packet AX25

 

Il sistema operativo Linux è molto apprezzato nell'ambiente

radioamatoriale in quanto utilizzato per far funzionare molti gateway

tcp/ip che collegato la rete ax25 ham con la rete internet. Sulla

rete radioamatoriale esistono delle aree ``Linux'' nelle quali

confluiscono tutti i messaggi con indirizzo linux@ita linux@eu e

linux@ww (da Valter Bruno, ik1qew).

 

 

10.2.9. IRC

 

Se siete interessati a Linux, se lo conoscete abbastanza bene, molto

bene o volete trovare un aiuto, se usate IRC, siete invitati a

intervenire nel canale #linux-it di IRCNet. Sono bene accetti utenti

di qualsiasi livello, sia per dare che per ricevere informazioni in

tempo reale (ottimo quando avete un problema urgente). Piú persone ci

sono, piú probabilità c'è di trovare chi dà risposte (da Enrico

Cherubini).

Ora il canale #linux-it ha anche un URL, ovvero

<http://members.tripod.com/~DarkServer>.

 

10.2.10. Meeting

 

 

 

Pluto Meeting

Più o meno due volte l'anno i Plutiani si ritrovano a parlare

dei loro progetti e delle loro ambizioni. Almeno una di queste

due riunioni è aperta a tutti, viene organizzata con tanto di

conferenze e dimostrazioni e viene pubblicamente annunciata nei

soliti canali.

Ottimo punto di riferimento è <http://meeting.pluto.linux.it/>

 

 

 

 

10.3. Siti Linux

 

 

10.3.1. Siti internet

 

 

· <ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux>

Casa madre di buona parte del software Linux, amichevolmente

chiamato semplicemente ``tsx''.

 

 

· <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux>

Idem come sopra, in più sunsite rappresenta il sito dove guardare

per primo se si va a caccia di informazioni e documentazione, anche

questo chiamato ``sunsite'' e basta (basta la parola ;).

 

· <ftp://ftp.funet.fi/pub/linux>

Uno dei più grandi siti ftp al mondo, mirror di tante cose tra cui

sunsite, tsx e casa madre dei kernel di Linux.

· <ftp://ftp.pluto.linux.it/>

Casa madre di tutto quello prodotto dal gruppo Pluto, in

particolare aggiornamenti della documentazione tradotta in italiano

e Pluto Journal.

· <ftp://ftp.linux.it/>, <ftp://svpop.com.dist.unige.it/>

Casa madre di ILS, correntemente mirror completo di Debian e di

molte altre cose relative a Linux, soprattutto relative all'uso di

Linux in ambiente FTN (Ifmail-HOWTO e compagnia).

 

· <http://gnu.linux.it>

Mirror italiano ufficiale di <http://www.gnu.org>.

 

· <ftp://cnuce_arch.cnr.it/pub/Linux>

Mirror ufficiale italiano di sunsite.

 

· <ftp://ftp.lnf.infn.it/packages/Linux/>

Il sito dell'INFN che tra l'altro è mirror italiano di SuSE.

 

 

 

10.3.2. BBS

 

 

· OneWay BBS, +39 2 4491062, v.32bis,v.42bis, Milano, Fidonet

2:331/333, Virnet

· DOC!, +39 41 5905472, ZyXEL19.2k,V.32b,V.42b, Mogliano Veneto (TV),

Fidonet 2:333/704

· Sierra BBS, +39 6 39721568, ZyXEL19.2k,V.32b,V.42b, Roma, Fidonet

2:335/336

· Aloha BBS, +39 923 546164/7, V.32bis, V.42bis, Trapani, Fidonet

2:335/519, MultiMediaNet

· Pappaconda on-line, +39 51 6233671, Zyxel 19.200, Bologna, Fidonet

2:332/424

· ILS BBS, +39 19 862349, V32bis,V42bis, Savona, Internet (E-Mail,

News)

Praticamente la versione BBS di svpop.

· XCalBr8 BBS, +39 535 780191 Fidonet 2:332/521 Sysop Andrea Baldoni.

File per sysadm, sorgenti di dosemu60, doom, driver per Gravis.

patch del kernel, sorgente completo del kernel.

· Eko BBS, +39 6 5215306, V.32bis, V.42bis, Roma, Fidonet 2:335/374

Files: Slackware (Agosto95), Howto, LDP...

· cmb2000 BBS, +39 332 820009, v.32bis, v.42bis, Varese

Fidonet 2:331/134

Files: Linux Slackware 3.0, IfMail-HowTo, MIT Sources, VuBbs.

 

 

· Universal Mind BBS, +39 434 561305 , V.34+, Pordenone, Fidonet

2:333/1016, Pnet 91:13/1, PeaceLink 61:3917/1, Sysop Marco Gaiarin.

Mirror (?!) di tutto quello prodotto per il PLUTO (soprattutto

Pluto Journal), vario altro. Magic f'req ``PLUTO'' per la lista

files Linux.

 

· Car Systems Service '93 BBS, +39 85 4492408, Creatix SG 2834,

Montesilvano PE, Fidonet 2:335/626, Euronet 230:1027/0, VirNet

9:395/0, Intelec Network 239:102/0, RIME 900:310/0, Eagle's Nest

Network 145:1/0, IFDNet 14:5004/103, OS2Net 81:439/68, SysOp

Stefano Brandimarte,

Sorgenti del kernel costantemente aggiornati, patch, dosemu,

XFree86, librerie e applicazioni varie.


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